giovedì 16 febbraio 2012

Reggiti forte, si vive.

E' incredibile come il dolore trasformi le persone.
La paura diventa terrore di scivolare, ti aggrapperesti a qualsiasi appiglio lungo quella parete; la tocchi ma scivola via, sembrava tanto solida e invece scivola sotto le mani, non ce la fai. I sensi di colpa ti avvolgono, si nutrono del tuo insuccesso, ti divorano nei sogni, ti fanno rivivere i tuoi errori e anche quelli che non hai mai commesso, e diventano odio. Odi te stesso, quelle tue stupide mani che non riescono ad aggrapparsi alla serenità della vita, anche il sole si nasconde dietro le tue mani. Odi chiunque tocchi quel muro, odi quella vernice, quel quadro sbilenco, e quel chiodo, fisso nella tua testa. Sei costretto a guardarlo tutte le mattine, mentre scivoli nell'orrore del freddo mattutino, mentre strisci nella consapevolezza che devi affrontare tutto da capo; tocca a te, ormai. Ti rifugi nel tuo vittimismo, senti solo quello che vuoi sentire. Le voci diventano brusio confuso, ti chiedi perché stanno tutti meglio di te, e pensi: eppure no, eppure no, tutti soffrono, tutti odiano. Ma non li vedi: la tua depressione si concilia benissimo con l'egoismo, e allora srotoli tutti i tuoi affanni sulla schiena di qualcun altro, pretendi che stia peggio di te, lo spingi di fronte a quel viscido muro, e ti accorgi improvvisamente di essere solo.

Basta, papà. Tu non sei solo.

venerdì 3 febbraio 2012

Domando scusa, ma mi domandavo se....

...Saper rispondere è più importante di saper domandare?

Do-mandare è un atto di generosità?

La generosità genera altra generosità?

La saggezza passa attraverso la curiosità,
la curiosità attraverso l'apertura mentale,
l'apertura mentale attraverso la disponibilità di chi ti sta intorno a donarti spunti e idee,
qualità che dipende essa stessa dalla saggezza.

Morale__
Domandiamoci tutti qualcosa, perché genereremo risposte.