giovedì 3 gennaio 2013

Ho visto un mare d'acqua rivolto ad est

Ho visto un mare d'acqua rivolto ad est,
i miei pensieri erano così fitti da far rabbrividire le onde.

Infiniti i granelli sotto i miei piedi,
almeno quanto gli scintillii della luce sul manto dell'acqua.

Ovunque guardassi, ero circondata dall'infinità della più vasta moltitudine,
eppure non mi bastava.
Così mi sono tuffata,
annebbiando le increspature dei miei pensieri.
Mi sono lasciata trasportare,
e sono diventata parte dell'infinito,
ma lui, lento ed imperscrutabile, mi ha dolcemente riaccompagnato alla riva.
Non era il mio posto, non era la mia strada,
ma era la sua, e questo mi sarebbe bastato!

La felicità non è forse l'ignoto che si nasconde dietro l'immensità di un oceano,
dietro l'inquietudine delle maree che desiderano raggiungere la luna,
dietro l'inaccessibilità del sole?

Così sono rimasta lì, le spalle ad est,
immutabile come la luna,
ad aspettare l'inquietudine di quel mare d'acqua,
quando si accorgerà che, della luna, ha sempre posseduto soltanto un riflesso.

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