sabato 25 aprile 2015

Liberi di ricordare

Occhi, tutti quegli occhi gialli
Senza pelle senza acqua
ti fissano in mezzo al nulla di ciò che è loro rimasto
Qualche braccio alzato ad indicare il sole
Il resto, fermo.
Non si muovono,
Bloccati dal silenzio dei passi che non possono fare verso la libertà
Verso quel futuro che gli è stato troncato
Hanno solo i loro occhi
con cui sono costretti a vedere
Lo spazio derubato che non possono più avere
Il sole nascosto che non li scalda più
Ma che, comunque, brilla nei loro occhi gialli,
Vibra nella luce del loro sguardo
Finché forse non si spegnerà in un ultimo sospiro
riaccendendo la loro libertà.

Museo al Deportato Carpi

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