venerdì 11 dicembre 2015

Il bello della verità sta nelle bugie

La bellezza delle bugie.
Ognuno di noi mente. Sempre.
Diciamo almeno un centinaio di piccole bugie al giorno,
anche senza rendercene conto.
Attraverso di esse, cerchiamo di plasmare la realtà,
per renderla un pochino più simile a come ci piacerebbe che fosse.
Le bugie sono quel tipo di bellezza di cui si può usufruire solo in solitario.
Soddisfacente, ma egoisticamente vuota.

Forse allora la bellezza sta nella verità.
Nella nuda verità,
(o nella nudità del vero!)
spogliata
da tutti gli abbellimenti che ci ricamiamo sopra, 
perché è lì
che giacciono le vere emozioni.
La verità ci regala
le emozioni più piene,
quelle profondamente legate alle radici della nostra mente.

Ma sì, e, poi, le bugie sono fragili,
prive di quella base di legami affettivi reali,
e la loro debolezza non fa che allontanarci
da ciò che sentiamo davvero.
Crediamo che tengano lontani gli altri da ciò che non vogliamo mostrare,
ma, in realtà, tengono solo lontani noi stessi da ciò che temiamo di vedere.
Sono involucri di plastica
che ci rendono opachi dall'esterno
e ci soffocano dall'interno.
Belle bugie, letali bugie.

Eppure la verità canta con voce rauca,
a volte spreme il succo di frutti amari,
non è arricchita dalla magia dell'illusione
come una bellissima poetica bugia.
Una bugia è un angolo buio in fondo alla stanza
dove qualsiasi cosa può celarsi,
finché rimane misteriosamente sconosciuta.
E' il potenziale di ciò che non si conosce e che tutto può diventare
o il potere di trasformare ciò che non si vuole accettare.
E' l'unica bacchetta magica di cui disponiamo
l'unico potere magico con cui ci giostriamo.

Il bello della verità sta nelle bugie...
e il bello delle bugie sta nella loro verità.


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