sabato 18 luglio 2015

Sound of silence

A volte vorrei essere cieca
solo per non guardare le persone, ma sentirle,
per avere qualcuno che legga insieme a me,
per avere un cane che mi aiuti ad attraversare la strada,
e per imparare a lasciarmi guidare.
Per sentire quei rumori e quegli odori a cui nessuno fa mai caso,
per sentire il suono del silenzio,
per sentire la luce del sole sulla pelle,
per non far caso ad un'ombra
e anche per poter dormire senza che nessuno se ne accorga.
Per dimenticarmi dei miei capelli,
per ricordarmi delle persone non per il loro aspetto, ma per il loro modo di stringere la mano,
per giudicare dalle parole e non dal modo di fare,
per imparare a comunicare col corpo e non con la voce,
per imparare a nuotare dritta senza seguire le bandierine...
Per vivere di musica e di lettura ad alta voce,
per ballare senza guardarmi allo specchio, solo specchiandomi nel ritmo.
A volte lo vorrei,
per non scegliere con gli occhi
ma con le emozioni,
per imparare a stare sola nel buio senza avere paura,
per riconoscere gli amici dal loro modo di fare rumore,
per volare senza temere il vuoto che mi attrae.
Mi mancherebbe la luna,
la bicicletta,
e il piacere di guidare in macchina per scoprire strade mai fatte.
Mi mancherebbero moltissimo i colori,
ma scoprirei un mondo dentro me stessa e dentro gli altri,
un mondo di note e di sapori
che vorrei essere più brava a godere.
Mi mancherebbe il cinema,
la meraviglia di una città illuminata dal sole al mattino,
il mercato di frutta e verdura diventerebbe un turbinio di profumi,
mi mancherebbe il luccichio del mare,
le mostre e i quadri famosi,
mi mancherebbe vedere il colore dell'erba (e l'attenzione a dove metto i piedi),
ma forse il mio tempo rallenterebbe
insieme alle lancette che non potrei più vedere.


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